A Soncino si è inaugurata il 28 agosto l’VIII Biennale di Soncino, “A Marco”.
La memoria di Marco Grazioli è nel nome della Biennale fin dalla prima edizione, fondata da Demis Martinelli e Pietro Spoto due coraggiosi artisti, con la cura dell’Associazione Quartiere 3. Il progetto che inizialmente si svolgeva dentro le mura della Rocca di Soncino ha quest’anno aggiunto la luminosa sala della ex Filanda Meroni, affianco al castello e la Casa degli Stampatori in centro. Alcuni spazi privati quest’anno si aggiungono proficuamente all’iniziativa.
Questa edizione si è ampliata con la sezione #Nuovicodici inaugurata il 27 agosto a Cremona, dove la Provincia ha aperto per l’occasione il magnifico palazzo Stanga.
A Soncino già da anni, ma in particolar modo con le modalità dell’ultima edizione della Biennale d’arte abbiamo avuto testimonianza e conferma della possibilità di rifondare e riavviare la ricerca con i giovani artisti nel tessuto italiano. Il paradigma indiziario di un possibile modo di organizzare il sistema dell’arte fuori da schemi moderni e senza retoriche decadenti da anni Dieci del nuovo millennio.
Fin dalla sera dell’inaugurazione di #Nuovicodici, per averne conferma il giorno dopo all’inaugurazione a Soncino, una domanda ha trovato una prima risposta. Perchè in Italia tutto quello che riguarda l’apertura mentale e la messa a disposizione di spazi materiali per la ricerca dei giovani artisti si incontra sempre a lato? Dobbiamo ragionare rifiutando la logica della relazione centro/periferia in quanto non ha mai avuto concreta possibilità di riscontro o giustificazione nel suolo patrio dove tutto è parcellizzato nel geolocalismo comunale e campanilistico. Anche inventandoci un neologismo che possa suggerire una idea di costante decentralizzazione messa in atto in altri Paesi sotto la radice di “diffuso” come “museo diffuso”, “museo a cielo aperto” o simili non soddisfano e non spiegano quello che da decenni rischia di diventare l’Italia: una periferia di qualcosa che avviene altrove.
A Soncino è avvenuto qualcosa contro. Contro tendenza intendiamo, perché la carica positiva della manifestazione dimostra quanto di più educato sia il ritmo inarrestabile della produzione di oggetti d’arte e altrettanto di quanto siano necessari dei contenitori a basso profilo di controllo critico “ufficiale”. Dimostrazione palese la qualità, questa si!, diffusa, dei lavori presentati.
Venezia Art Magazine non poteva non essere presente per testimoniare come una scelta spuria possa essere vincente: artisti che presentano altri artisti e in altre sezioni espongono il loro lavori. Inoltre un esempio molto interessante che dimostra la caduta del verticistico curatore unico è dimostrata nell’idea di avere un numero elevato di curatori quasi pari agli artisti nella mostra satellite #Nuovicodici.
Alberto Balletti e Marina Guarneri
info: http://www.quartiere3.org/archiviolavori-it/2015/viii-biennale-di-soncino-a-marco-scheda
Artisti selezionati
VIII Biennale di Soncino
Alexo Athanasios, Barone Stefano, Camacci Emanuela, Canchari Mariela, Capetti Paola, Carbonelli Virginia, Cavallari Massimo, Cazzaniga Luigi, Colangelo Gianni, Colombo Manuel, Dadich Mirko, Delgado Juan, Esponda Aja Tania, Gasparini Laura, Gianinetti Roberto, Giordani Roberto, Golchini Golsa, Iachetti Raffaele, Jörgensen Jacobo, Kard Kamilia, Maldonado Silvana, Marianetti Gianna, Mezzadri Paolo, Mohagheghi Mona, Morganti Eugenio, Muroni Riccardo, Neo, Ochoa Juan Eugenio, Ogliari Badessi Stefano, Panceri Francesco, Panzarini Emanuele, Pasin Matteo, Penci Francesco, Phillip George, Ralf Klement, Renzi E Lucia, Rinaudo Andrea, Ronchetti Giulia, Russo Vincenzo, Sabatini Natasha, Scarchilli Federico, Seraglio Stefano, Stehn Antje, Trappa Silvia, Vigano’ Sally Lia, Wu Feng, Zanon Claudio, Zanoni Alessandro
#NUOVICODICI
Elenco delle sezioni:
#parvenzedistato: curatore Matteo Galbiati – artista Giovanni Gaggia
#clangori: curartore Ilaria Bignotti – artisti Francesco Arecco, Nadia Galbiati, Laura Renna, Michele Spanghero
#ladelicatezzadellamateria: curartore Matteo Galbiati – artisti Cesare Galluzzo, Vincenzo Marsiglia, Elena Modorati, Gianni Moretti
#duestanze: curatore Davide Quadrio – artisti Pierluca Cetera, Stefania Galegati Shines
#aroomofherown: curartori Milena Becci e Valeria Carnevali – artisti Mandra Cerrone, Francesca Romana Pinzari, Rita Vitali Rosati, Mona Lisa Tina
#beyondboundaries: curartore Chiara Canali – artisti Alessandro Brighetti. Giulio Cassanelli, Paolo Ceribelli, Giacomo Cossio
#introspezioni: curartore Niccolò Bonechi – artisti Aron Demetz Michelangelo Galliani, Luca Moscariello, Massimiliano Pelletti
#thewasteland: curatore Giovanna Giannini Guazzugli – artisti Andrea Botto, Claudia Gambadoro, Ricardo Miguel Hernandez, Piero Roi
#pixelage: curatore Alice Zannoni – artisti Zino, Gianluca Rossitto, Salvo Ligama
#artissocial: curatore Stefano Verri – artisti Canecapovolto, Rocco Dubbini, Alessandro Fonte, Damir Nikšić